sabato 2 febbraio 2008

Rodi Garganico (Fg)

Rodi Garganico è un comune di 3.702 abitanti della provincia di Foggia. Fa parte del Parco Nazionale del Gargano e della Comunità Montana del Gargano.
Rinomata stazione balneare garganica, per la qualità delle sue acque di balneazione è stata più volte insignita della Bandiera Blu, prestigioso riconoscimento della Foundation for Environmental Education. Il centro abitato è abbarbicato su un promontorio roccioso nel versante nord del Gargano tra due lunghi arenili e si trova a pochi chilometri ad est del Lago di Varano ed è circondato da una lussureggiante vegetazione, composta soprattutto da agrumeti, ulivi, pini, carrubi e alberi di fichi. Il centro storico dell'abitato, d'origine medievale, è caratterizzato da viuzze strette e in buona parte ripide, con tracciati intricati e complessi, affiancate da bianche case.Grazie alla rivalutazione messa in atto dalla recente amministrazione sono riemersi veri e propri gioielli architettonici di epoca pre-medievale La recente costruzione di un ampio porto, le permette una migliore conservazione della fauna, in quanto, al contrario di quanto si possa pensare, quest'infrastruttura crea una vera e propria oasi senza nè correnti nè inquinamento dove la fauna marina si sta ricreando. Da molto tempo scomparsi nella zona, ad esempio, sono ricomparsi cavallucci marini e stelle marine. Oggi è diventata una località balneare davvero esclusiva: non di rado vanta la presenza di noti personaggi del mondo dello spettacolo.
Il Santo Patrono della città di Rodi Garganico è Maria S.S. della Libera, cui si festeggia il 2 luglio, di seguito viene riporta la leggenda di come il quandro della vergine arrivò a Rodi Garganico.
La leggenda vuole che quando Costantinopoli, capitale dell'Impero romano d'Oriente, fu nel 1453 fu conquistata dai Saraceni, i Veneziani prima di abbandonare la città sul Bosforo cercarono di mettere in salvo quante più sacre icone potevano imbarcandole sulle loro galee.
Una di queste navi, giunta all'altezza di Rodi non riuscì a proseguire il suo viaggio verso Venezia nonostante il vento favorevole. Infatti inspiegabilmente si arrestò, mentre le altre proseguivano la loro rotta.
Il capitano della galea sorpreso dall'accadimento sbarcò per chiedere ragguagli agli abitanti che non seppero spiegargli il fenomeno.
Mentre questi s'incamminava fuori dalle mura cittadine per tornare all'imbarcazione vide ritto sopra un macigno senza alcun supporto il sacro quadro della Vergine, e lo riconobbe come una delle opere portate in salvo dalla capitale orientale.
Sospettoso che l'immagine fossa stata sbarcata furtivamente da qualcuno dell'equipaggio il capitano la riportò a bordo.
La galea non riuscì a riprendere il largo per tutta la notte nonostante il perseverare delle correnti e del vento favorevole. Questo spinse la mattina seguente il capitano a riscendere a terra.
Appena messo piede sulla terraferma la sua attenzione fu attirata dal grido "miracolo", e in seguito a questo notò che sul medesimo macigno del giorno prima e nella medesima posizione si trovava nuovamente ritta la sacra icona.
Questo fu ritenuto dal capitano come una chiara manifestazione del desiderio mariano di voler restare a Rodi e quindì donò il quadro alla popolazione rodiana.
Dopo questo gesto la nave riuscì a riprendere la rotta e anche se partita con un ritardo di due giorni, giunse miracolosamente nel porto di Venezia tre giorni prima delle altre.

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